La celeberrima società leader nel settore dei motori di ricerca ha recentemente deciso di investire nel ricchissimo mercato degli smartphone finora largamente controllato da Nokia, Apple ed High Tech Computer. Per raggiungere tale obiettivo, il colosso di Mountain View ha presentato il proprio Android, un nuovo sistema operativo destinato ai dispositivi mobili ed in grado di competere con Symbian, iPhone OS, ed il nuovo Windows Phone 7. Chiaramente il BigG punta molto sulle funzionalità innovative offerte a tutti i suoi utenti.
Tra queste è presente la possibilità di installare o rimuovere applicazioni sul telefono cellulare direttamente da remoto. La funzionalità è stata utilizzata da Google per rimuovere delle applicazioni create per dimostrare la facilità con la quale è possibile diffondere malware attraverso proprio questi dispositivi. Sebbene rimosse dal mercato, un gran numero di utenti avevano installato tali applicazioni riducendo al minimo la propria sicurezza informatica.
Anche la Apple ha utilizzato in passato funzionalità simili, implementate da Amazon anche nel suo Kindle. Secondo quanto riferito da Eric Schmidt, ovvero il Chief Executive Officer di Google, tale sistema è stato implementato come meccanismo di difesa al fine di proteggere i propri utenti da una eventuale diffusione incontrollata di applicazioni dotate di codice malevolo.
Secondo un’indagine compiuta dall’azienda SMobile, su un campione di 48.000 applicazioni disponibili attraverso l’Android Market, circa il 20% di queste potrebbero mettere in pericolo la privacy degli utenti.