[galleria id=”537″]Google Reader: quali alternative possiamo utilizzare gratis dopo la chiusura del servizio di Google? Ebbene, è ufficiale. Google Reader, il celebre aggregatore di feed rss online di Mountain View ha chiuso i battenti nella giornata dell’1 luglio, come aveva annunciato in precedenza la stessa società. L’idea di chiudere la piattaforma era arrivata già nel 2011, ma Google aveva deciso di mantenere ancora per un po’ di tempo il servizio a causa delle numerose richieste effettuate dagli utenti. Certamente Google Reader era un servizio molto utilizzato in tutto il mondo, ma evidentemente un numero inferiore a 100 milioni di utenti per Google non è sufficiente. Ecco perché è arrivata, senza possibilità di ripensamenti, la decisione di chiudere la piattaforma online dedicata alle notizie, che negli ultimi anni aveva riscosso parecchio successo.
Ma le alternative ci sono, per fortuna, e sono veramente tante. Il celebre servizio online per la lettura dei feed RSS provenienti dalla rete, nonostante fosse ampiamente diffuso, ha avuto vita breve, secondo quanto stabilito dall’azienda di Mountain View. Il successo dell’applicazione web in realtà è indiscutibile, a partire dal 2005, anno in cui è stata lanciata. Ma evidentemente a Google i numeri raggiunti non bastavano per garantire il proseguimento del servizio web nello stato in cui lo vediamo attualmente.
Non è sicuramente la prima volta che Google decide di chiudere uno dei suoi servizi. Anche questa fa parte dell’operazione di pulizia che la società ha deciso di mettere in atto ormai da diverso tempo. La notizia non può che lasciare stupiti, visto che erano ancora in molti gli utenti ad utilizzare quotidianamente questo servizio internet, nonostante ormai non sia più in crescita la diffusione dei feed RSS online.
La decisione comunque riguarda anche altri prodotti di Google, da Voice App per BlackBerry fino a Cloud Connect. E la scelta riguarda anche App Script, Buildind Maker, CalDAV API, Search API per Shopping e Snapseed Desktop per Windows e per Mac.
Ma è evidente che il lettore di feed sia il servizio maggiormente noto tra quelli che hanno chiuso. E a questo punto cosa bisogna fare? L’unica possibilità che ci restava era quella di archiviare i nostri dati personali sul computer, grazie all’apposito strumento online Google Takeout, come suggerito da Google, in modo da poter importare il tutto all’interno di un altro servizio. Ce ne sono davvero tanti, che non ci faranno comunque rimpiangere il reader di Google, anche se gli utenti che lo usavano quotidianamente dovranno cambiare abitudini.
Ci sono tanti software a disposizione, che consentono di ottenere i feed RSS. Parliamo ad esempio di FeedReader, ma anche di NewsBlur, del celebre Netvibes o di Feedly, di Pulse, Flipboard, Reeder . In tutti i casi si tratta di servizi semplici da utilizzare e molto intuitivi. Per quanto riguarda il mobile, segnaliamo anche Taptu.
Senza dubbio l’obiettivo di Google con la chiusura di Reader è anche quello di spostare l’attenzione degli utenti verso altri servizi online, con un occhio di riguardo verso Google Plus, il social network di Mountain View presentato ormai parecchio tempo fa, ma non ancora con il successo sperato dai produttori.