Google: la Russia lo considera fazioso

Google
Il Cremlino ha deciso di finanziare lo sviluppo di un nuovo motore di ricerca da imporre ai propri utenti perchè stanco delle faziosità di Google e Yandex. L’idea sarebbe di Valerij Surkov, braccio destro del presidente Medvedev ed appassionato di Internet, che si è detto preoccupato dei contenuti proposto dal celebre search engine che molto spesso danneggiano l’immagine dello Stato e forniscono un’elevata opportunità di comunicazione all’opposizione. La Russia quindi ha intrapreso delle azioni similari decise qualche tempo fa anche dalla Cina.

E’ stato Novaja Gazeta, il giornale della giornalista assassinata Anna Politovskaja, a diffondere la notizia. Il tutto sembrerebbe essere iniziato due anni fa quando i motori di ricerca si sono permessi di parlare dell’invasione dell’esercito russo screditando la spiegazione poco convincente del governo di Mosca.
 
Secondo alcuni esponenti dell’opposizione, l’obiettivo è quello di censurare l’unico strumento attraverso il quale è possibile trovare documenti ed appelli di numerosi leader per la difesa dei diritti umani. Un motore di ricerca gestito direttamente dallo Stato sarebbe ottimo per coprire alcune verità scomode.
 
Sergey Brin, cittadino americano nato in russia, che insieme a Larry Page fondò la società di Mountain View, ha recentemente parlato dei motivi che lo spinsero a fuggire in occidente provocando così le ire della Russia.

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