Nella guerra tra la società di Mountain View ed il governo cinese si apre una grande opportunità per il motore di ricerca concorrente locale di Google, famoso nel mercato mandarino ma sconosciuto nel resto del mondo. Baidu, questo il nome del search engine, che godeva già del 58,4% dei consensi, potrebbe approfittare di questo contrasto per incrementare la sua già numerosa utenza. Dopo oltre quattro anni di diretta ed agguerrita competizione, la società fondata da Larry Page e Sergey Brin non è riuscita a conquistare oltre il 36% dei consensi.
Baidu, società quotata sia in borsa che al Nasdaq, nasce nel 2000, fondata da Li Yanhong, emigrato nella Silicon Valley, grazie al venture capital americano ed una partecipazione iniziale proprio di Google, che cedette la sua quota nel 2006.
Oggi il search engine cinese ha una capitalizzazione in Borsa di oltre 16 miliardi di dollari e nel quale lavorano oltre 7000 dipendenti. Il sito gode anche di stima da parte del governo di Pechino, poiché attua politiche di censura più radicali di quelle effettuate da Google.
Inoltre Baidu è anche accusato di conflitto di interesse, proponendo una graduatoria dei risultati che riportano in testa i collegamenti alle aziende che pagano di più. Inoltre il governo lo ha difeso a spada tratta anche dalle accuse di favoreggiamento alla pirateria.
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