Google firma armistizio con la Cina

Il colosso di Mountain View ha finalmente raggiunto un compromesso con la Cina superando tutte le tensioni dovute alla censura che il governo di Pechino aveva imposto al celebre motore di ricerca. E’ stata quindi rinnovata la licenza che consentirà a Google di operare in tutto il territorio della Repubblica Popolare Cinese fino al 2012. Erich Schmidt si è quindi dichiarato soddisfatto dell’intera operazione che offrirà a tutti gli utenti cinesi la possibilità, attraverso un semplice clic, di ricercare informazioni sui più liberi server di Hong Kong.

Lo scontro è iniziato lo scorso gennaio, quando la società leader nel settore dei motori di ricerca aveva dichiarato di non essere più disposta ad applicare la censura imposta dal governo. La situazione è poi precipitata quando alcuni hacker si sono intrufolati nei server di Gmail ed hanno compiuto operazioni illecite all’interno della posta elettronica di alcuni utenti.
 
L’intervento di Hillary Clinton e Barack Obama prima, e la migrazione dei server a Hong Kong dopo non avevano certo migliorato i rapporti con la Cina che si era detta disposta a concludere i rapporti con il BigG. In questo modo l’azienda del search engine avrebbe dovuto rinunciare a circa 400 milioni di utenti e ad un mercato ricchissimo come quello orientale.
 
Il rinnovo della licenza ha immediatamente contribuito ad un aumento delle quotazioni di Google al Nasdaq anche se non ha convinto i dissidenti cinesi che speravano in una completa libertà di informazione.

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