I membri della Brigata dei Martiri di al-Aqsa ha comunicato in un’intervista di usare Google Earth come aiuto per dirigere i famigerati missili Qassam dalla striscia di Gaza fino all’interno del territorio Israeliano. Il popolare programma made in Mountain View è ben conosciuto più o meno a tutti noi, e sebbene le sue immagini satellitari siano aggiornate a singhiozzo, quando sono unite a delle mappe cittadine sembrano essere più che sufficienti a dirigere i letali missili autocostruiti sui loro bersagli.
Nonostante queste armi siano assemblate con metodi tutt’altro che professionali, sono state responsabile di più di una dozzina di morti negli ultimi tre anni, di un numero sconosciuto di feriti e di uno stato di paura semipermanente oltre il confine Israeliano. Il Guardian è anche riuscito ad assistere ad un lancio di prova. Per quanto riguarda la “minaccia” che Google Earth rappresenta per gli obiettivi civili e militari in tutto il mondo, molti analisti militari si sono espressi con preoccupazione. Altri invece si sono resi conto del semplice fatto che un tipo di tecnologia simile non può più essere fermato, perchè è una semplice, irrefrenabile emanazione dei tempi odierni. Tutte le immagini di Google Maps e Google Earth sono commerciali, dopo tutto, acquistabili da chiunque e già usate altrove.
Dall’altra parte del mondo, come è noto, i vigili del fuoco stanno usando proprio Google Maps per avvisare i residenti di San Diego del pericolo rappresentato dal movimento incontrollato degli incendi.