Grazie a Google Earth potete già vedere come è fatto il mondo pur rimanendo alla vostra scrivania (ok, lo vedete da MOLTO in alto, lo ammetto)… Ma forse non finisce qui: molto presto potrete anche sentire il suono di quello che capita nei luoghi in cui curiosate. La compagnia Wild Sanctuary infatti ha immagazzinato il suono per 3.500 ore in migliaia di locazioni attorno al mondo, e ha inventato un software in grado di interfacciare il tutto con il famoso servizio geografico di Google. Ora stanno già discutendo col colosso di Mountain View come implementarlo.
Il proprietario, il dottor Krause, ha speso oltre 40 anni alla ricerca di suoni, e la sua libreria include 15.000 versi di animali, per non parlare di montagne, deserti e oceani. Il suo parere è che un add-on del genere sarebbe di grande beneficio, poichè è possibile offrire una lista di suoni catturati in momenti differenti, magari anche a distanza di anni: “Le persone potrebbero capire esattamente quale differenza c’era fra il prima e l’adesso di ogni dato luogo. Ad esempio, si dice che tagliare i tronchi in modo selettivo non deteriori l’ambiente, ma dalla prospettiva sonora ha un profondo effetto sul mondo della natura. Le immagini del prima e del dopo sembrano identiche, ma ciò che si sente è completamente diverso”.