Google Earth si apre alla denuncia sociale e rende visibili le drammatiche immagini sulla guerra (in)civile del Darfur.
Il progetto, nato in collaborazione con il Museo dell’Olocausto di Washington, mira a fare pressione sul governo sudanese che finora si è sempre rifiutato di accettare il contingente di pace delle Nazioni Unite.
Quello del Darfur è uno dei genocidi più sanguinosi degli ultimi tempi che in soli 4 anni ha fatto registrare 200.000 vittime nel quasi-silenzio dei media e col (fondamentale) benestare della Cina.
Scrivendo Darfur nella barra di ricerca di Google Earth avrete un nuovo punto di vista sulla situazione. Le fiammelle rosse sono i villaggi distrutti e quelle rosse e gialle quelli danneggiati. Con lo zoom si possono vedere le immagini dei territori devastati, delle capanne bruciate, delle tombe, dei campi profughi dei ribelli del Sudan Liberation Army.
Attraverso lo stesso programma è possibile, tramite gli appositi link contestuali, inviare lettere di protesta anche ai politici, aiuti alle organizzazioni che si occupano dei rifugiati o pensieri in memoria delle vittime.
Se non lo avete ancora fatto ora avete un ottimo motivo per scaricare Google Earth, un programma davvero strepitoso e naturalmente gratis.