Google e Microsoft violano il copyright

Google e Bing
Blues Destiny Records, etichetta specializzata in musica blues, accusa i più grandi motori di ricerca colpevoli di indirizzare gli utenti verso contenuti illegali. In particolare viene fatto riferimento ai contenuti ospitati su siti come RapidShare, all’interno del quale sono ospitati file senza sufficienti controlli preventivi sul materiale condiviso. La denuncia, depositata in un tribunale della Florida, chiama in causa il servizio di hosting recentemente costretto in Germania alla vilgilanza ed al filtraggio di tutto il materiale caricato dall’utenza globale.

In particolare, la distribuzione non autorizzata e gratuita di contenuti coperti da copyright, sarebbe amplificata grazie al supporto dei servizi offerti da Google e Bing i quali, anche se indirettamente, agevolerebbero l’accesso alle informazioni condivise.
 
Secondo l’etichetta, il singolo motore di ricerca è colpevole di non rimuovere determinati link dai risultati di ricerca visualizzati agli utenti. Una scelta non casuale visto che, la possibilità di accedere a tali informazioni, porta alla società una maggiore utenza.
 
La difesa si basa tuttavia dalla semplice dichiarazione che, un search engine si pone come intermediario tra l’utente e la destinazione finale, e non è obbligato a vigilare sull’utilizzo che il singolo personaggio intende fare delle informazioni acquisite.

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