Google Drive, Dropbox, iCloud e SkyDrive: qual’è il migliore?

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Google Drive è stato lanciato da pochi giorni e, inevitabilmente, sono stati già fatti i primi paragoni con i diretti concorrenti ovvero Dropbox, iCloud e SkyDrive. Ognuno di questi servizi ha i suoi pregi e difetti, resta il fatto che, in base alle singole esigenze, a volte può essere preferibile scegliere un servizio cloud piuttosto che un altro. Per facilitare gli utenti nella scelta e per tentare di stabilire quale sia il migliore, faremo un confronto tra questi servizi di cloud computing prendendo in considerazione fattori come i GB gratis offerti, le funzionalità, i prezzi per l’upgrade, la dimensione massima dei files in upload, supporto nativo, applicazioni desktop, apps mobile e online file manager.

Per avere un’idea generale di quali siano i punti forti e i punti deboli dei vari Google Drive, Dropbox, Box, iCloud e SkyDrive, ecco una panoramica delle loro funzioni principali.
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Dopo aver visto in generale quale sono le caratteristiche dei servizi, passiamo ora ad analizzarle una ad una allo scopo di stabilire quale sia la migliore o comunque la più adatta alle esigenze dell'”utente” medio. Iniziamo dal parametro che ci interessa più di tutti, lo spazio gratis.

Spazio gratis
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In termini di spazio gratuito, SkyDrive sembra essere l’opzione migliore. Microsoft offre infatti 7GB di spazio gratis contro i 2GB di Dropbox e i 5GB di Google Drive e iCloud (non presente nell’immagine qui sopra). Bisogna però considerare che Dropbox offre la possibilità di estendere il proprio spazio gratuitamente invitando gli amici e partecipando a giochi, quiz ecc. Con questa tecnica si può, con il tempo, arrivare anche ad ottenere più di 20GB senza spendere un euro. Per ampliare il proprio spazio online, bisogna quindi stare attenti ad eventuali offerte ed eventi speciali, ad esempio, chi è già utente SkyDrive e installa la nuova app otterrà 25GB gratis. Occasioni del genere su Google Drive non se ne sono ancora viste, ma potrebbero arrivarne in futuro. In termini di spazio gratis, il servizio migliore risulta dunque Microsoft SkyDrive.

Prezzi per l’upgrade
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Se per i vostri files e documenti avete bisogno di più spazio, praticamente tutti i servizi cloud offrono la possibilità di fare l’upgrade. Mettiamo ad esempio che vogliate 100GB per il vostro account, su Google Drive vi costerà 60 dollari all’anno, SkyDrive 50 dollari all’anno, Dropbox 199 dollari all’anno, mentre iCloud offre al massimo 50GB aggiuntivi al prezzo di 100 dollari all’anno. Questi sono i prezzi per un upgrade di 100GB, ovviamente, i siti offrono anche la possibilità di acquistare uno spazio minore pagandolo con un canone mensile. Da questo confronto risulta dunque evidente che Skydrive è il servizio meno costoso, seguito a ruota da Google Drive. Dropbox, al contrario, dovrebbe rivedere i suoi prezzi per riuscire a reggere la concorrenza.

Supporto ai sistemi operativi
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Un fattore fondamentale prima di scegliere la “nuvola” alla quale affidarsi è ovviamente il supporto multipiattaforma. Tutti i servizi visualizzati qui sopra sono disponibili per iOS, Android, Windows e Mac. L’unica opzione per gli utenti Linux è, al momento, Dropbox e solo tra qualche tempo arriverà il supporto anche da parte di Google Drive. Apple iCloud, invece, supporta sia Mac che Windows in ambiente desktop, mentre in ambito mobile è disponibile solo ed esclusivamente per iOS. Riassumendo, ecco una grafica degli OS supportati da Google Drive, Dropbox, SkyDrive e iCloud:

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Il servizio che vanta la maggiore compatibilità sembra essere Dropbox.

Sincronizzazione
selective sync
Una funzionalità fondamentale è la sincronizzazione selettiva o selective sync, questa permette di scegliere quali cartelle sincronizzare tra i vari dispositivi. La feature è presente sia con Dropbox che con Google Drive, non è presente invece su SkyDrive. Se volete avere il controllo totale di quali files sincronizzare e quali no, le opzioni migliori sono dunque Dropbox e GDrive.

Ecosistema

ecosistema cloud

Un fattore da prendere in considerazione nel confronto tra i servizi di cloud computing è il cosiddetto “ecosistema“. Ad esempio, che usa frequentemente (magari per lavoro) la suite di Office e quindi programmi come Word, Excel, PowerPoint…potrebbe trovare utile usare SkyDrive per la sua compatibilità con le Web Apps della suite di lavoro. Chi invece usa anche Google Docs e ha la necessità di lavorare in gruppo a progetti, documenti…troverà più utile Google Drive. iCloud è ovviamente stato pensato per integrarsi alla perfezione nell’ecosistema Apple, per questo è utilissimo agli utenti Mac (iWork), iPhone e iPad. Dropbox, invece, è un semplice servizio di storage, sincronizzazione e condivisione.

Google Drive VS Dropbox
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Dato che Google Drive è l’ultimo arrivato nel campo dei servizi cloud, e che Dropbox è uno dei più popolari tra gli utenti, vediamo ora un breve confronto tra queste due opzioni. Google Drive, essendo l’ultimo arrivato, ha potuto imparare dagli errori dei suoi concorrenti e, se molti utenti si lamentavano del poco spazio offerto da Dropbox, Google ha saggiamente deciso di offrire 5GB di spazio gratuito contro i 2 di Dropbox. A livello di interfaccia grafica, Drive ha una UI molto simile a quella di Google Docs, ciò significa che gli utenti sanno già più o meno dove trovare i vari comandi. L’applicazione desktop di Google Drive deve migliorare ancora molto, rispetto a Dropbox manca infatti l’indicatore di avanzamento e velocità di upload.

Se Google Drive è fatto per la condivisione e la collaborazione, Dropbox è più adatto a scopi di storage (anche se con un click è possibile ottenere un link pubblico). Tra le differenze notiamo che Google Drive non ha crittografia di alcun tipo. Tornando allo spazio fornito gratuitamente, Dropbox permette di ampliarlo gratis, mentre su Drive non si è ancora visto niente di simile, però, se si acquista dello spazio agiuntivo su Google Drive, lo si potrà sfruttare anche su altri servizi come Gmail, Picasa o Google Docs.

Qual è il migliore?

miglior servizio cloud

Come spesso accade in questi casi, è impossibile stabilire quale servizio sia migliore rispetto agli altri. La cosa migliore da fare sarebbe osservare la tabella riguardo la compatibilità e scegliere l’opzione che è compatibile con tutti i nostri device. Per chi usa frequentemente smartphone e tablet, sarebbe utile affidarsi al servizio di sincronizzazione specifico per il proprio OS (iCloud per iOS, SkyDrive per Windows Phone…), poi scegliere un’utility per l’archiviazione dei files come ad esempio Dropbox.

Chi ha la necessità di molti GB di spazio e non vuole spendere soldi, può sempre iscriversi e utilizzare diversi servizi contemporaneamente, ad esempio si potrebbe usare Google Drive per archiviare e condividere i documenti e mettere tutti i files multimediali come foto, canzoni, filmati…su servizi come Dropbox o Box. Una cosa è certa, la grande competizione e concorrenza faciliterà una diminuzione dei prezzi e anche un miglioramento delle applicazioni mobile e dei client desktop.

Privacy
privacy google drive
Quando si parla di cloud computing, un argomento spinoso è quello della privacy. Dato che lo scopo di questi servizi è quello di conservare e condividere documenti online, è importante sapere quali sono le policy dei vari servizi e cosa queste ultime possono fare con i vostri files. Accettando i termini di servizio di Drive acconsentiamo a Big G la “licenza globale di usare, ospitare, archiviare, modificare o creare opere derivate (come traduzioni, adattamenti o altre modifiche tecniche), comunicare, pubblicare, esibire pubblicamente i contenuti“. Queste sono le condizioni e i permessi che rendono Drive il servizio che attualmente vediamo, con anteprime dei files, la creazione di miniature, la traduzione automatica ecc. Leggendo i regolamenti degli altri servizi, si nota come Google non si prenda più libertà di Microsoft o Apple. L’unica differenza tra GDrive e i vari Dropbox, Skydrive, Wuala…è, a quanto pare, la pubblicità personalizzata.

Immagini tratte da: Gizmodo, Geek.com

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