Il colosso informatico di Mountain View ha nuovamente presentato un nuovo logo, questa volta dedicato ai 115 anni dei Raggi X. Era infatti il 1895 quando Wilhelm Conrad Röntgen, fisico tedesco e padre della radiazione magnetica, annunciò la scoperta per la quale, qualche anno dopo, ricevette il Premio Nobel per la fisica. Si tratta quindi dell’ennesimo, ma sempre apprezzato, Google Doodle. Questa volta, il celeberrimo motore di ricerca, presenta un logo stilizzato ed animato, dove le lettere sono realizzate utilizzando delle ossa simili a quelle umane.
Il nome Raggi X fu imposto dallo stesso scienziato che volle evitare l’attribuzione del nome Raggi di Rontgen poiché in realtà, la sua scoperta, era lo stadio conclusivo di esperimenti ed analisi fatte da altri uomini in precedenza. La X infatti, starebbe a significare l’origine sconosciuta. Non è chiaro se si trattò di un gesto di altruismo o altro.
Infatti la scoperta suscitò fortissime polemiche, soprattutto in ambito accademico, tra coloro che si vantavano di aver fatto tale scoperta. Numerosi fisici, tra cui il famoso Lenard, affermarono di aver ottenuto le stesse conclusioni precedentemente a Rontgen. La polemica fu alimentata anche da una campagna mediatica poco favorevole, che premeva sugli effetti collaterali dell’esposizione a tali raggi.
Oggi i Raggi X, a distanza di ben 115 anni, rappresentano uno dei più importanti sistemi diagniostici della medicina moderna e, grazie a loro, si è potuto intervenire per individuare la causa di numerose patologie e garantire la salute ai pazienti.
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