Si è dimesso oggi Kai-fu Lee, il Presidente della sede cinese del motore di ricerca di Mountain View, da sempre in prima linea contro ogni tipo di censura.
Dopo i forti contrasti, avvenuti negli ultimi mesi tra il governo cinese ed il motore di ricerca più diffuso al mondo, il Presidente di Google China ha rassegnato le dimissioni per dedicarsi ad una società propria. Kai-fu Lee si era impegnato a combattere la censura che il governo di Pechino impone ad Internet.
Una censura fronteggiata da altre compagnie straniere che giornalmente combattono contro quella che viene definita la Grande Muraglia Digitale Cinese. Un sistema di controllo totale della rete, dove il governo interviene per oscurare ogni tipo di contenuto difforme alle ideologie del primo partito del paese.
Celebri associazioni, come Amnesty International e Peace Reporters, hanno più volte denunciato le fortissime limitazioni sulla libertà d’espressione a cui i cittadini cinesi sono sottoposti. Nello scorso marzo, il governo cinese aveva chiesto al BigG, il divieto di ricerca su siti esteri e l’abolizione del completamento automatico sulle parole chiave, richieste accolte dal motore di ricerca al fine di non perdere la grossa fetta di utenza orientale.
Ovviamente il controllo del governo non è puntato esclusivamente sulle ricerche via web, ma anche sui siti di informazione, ed in particolar modo sui social network, dove le grosse quantità di informazioni che circolano al loro interno, non sono viste con favore dal governo della Repubblica Popolare Cinese.