Recentemente la società di Mountain View è stata accusata di aver raccolto senza alcuna autorizzazione i dati di tutte le reti WiFi incontrate dalla Google Car durante il loro passaggio. A tale accusa Google aveva avvertito che le informazioni inavvertitamente memorizzate, insufficienti per mettere in pericolo la privacy degli utenti, sarebbero stati cancellati dai server della società dei motori di ricerca. Tuttavia l’incresciosa notizia ha creato fortissimi allarmismi in tutto il mondo informatizzato.
In questi anni la società fondata da Larry Page e Sergey Brin ha raccolto oltre 600 GigaByte di dati ai quali diverse autorità hanno chiesto la possibilità di accedere. In particolare era stata la Germania a richiedere formalmente l’opportunità di analizzare tutte le informazioni, le quali però non sono state rese disponibili.
Secondo i dirigenti dell’azienda la Electronic Frontier Foundation, dopo un attento studio, ha consigliato di attendere che sia pronto un apposito protocollo d’azione concordato con gli Stati per la consegna, gestione e cancellazione delle informazioni. A livello mondiale infatti tale operazione non sembra gestita in maniera ottimale.
Per il servizio Street View, già precedentemente attaccato da più soggetti, oggi viene richiesta addirittura la cancellazione poichè pericolosa per la salvaguardia delle informazioni personali.