Google Buzz: il Garante chiede rispetto per la privacy

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Arriva dal Garante della Privacy e da molte altre autorità mondiali di protezione dei dati, la diretta richiesta al colosso di Mountain View di rispettare in maniera rigorosa di tutte le leggi presenti nei vari paesi in materia di tutela dei dati personali. Nel documento firmato di presidenti delle autorità di protezione dei dati presenti in Canada, Francia, Germania, Gran Bretagna, Irlanda, Israele, Italia, Nuova Zelanda, Oanda e Spagna viene espressa la preoccupazione per come Google affronta il problema privacy.

In particolare viene criticato il lancio di Google Buzz, la piattaforma dedicata al social network che ha evidenziato una totale mancanza di attenzione per le norme fondamentali in materia di privacy, tanto da spingere i diversi utenti ad unirsi per formare una class action contro la società leader nel settore dei motori di ricerca. Non è certamente la prima volta che Google, al momento del lancio dei propri servizi, non tiene in considerazione la tutela della privacy.
 
Il servizio presentato come alternativa a Facebook ha coinvolto in maniera arbitraria tutti gli utenti Gmail che si sono trovati con una rete di amici formata dalle persone con cui l’utente risultava comunicare più spesso. Tale operazione è stata effettuata senza interpellare i propri utenti, che quindi hanno effettuato un normalissimo accesso trovando questa fastidiosa novità che, secondo quanto sostenuto, ha violato il principio fondamentale mondiale in materia di privacy, ovvero solo agli utenti spetta l’utilizzo dei propri dati personali.
 
Viene pertanto richiesta alla società del Chrome di incorporare all’interno dei propri servizi dei validi meccanismi proprio a sostegno della privacy. Solo il tempo mostrerà se tale appello sarà accolto o meno dal BigG.

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