Google avvantaggia i propri servizi tra i risultati di ricerca

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Google ha sempre sostenuto che i risultati proposti dal proprio motore di ricerca sono caratterizzati da neutralità ed oggettività. Adesso però, una ricerca condotta da Ben Edelman e Benjamin Lockwood, importanti professori di Harvard, ha dimostrato come questa affermazione non sia propriamente esatta. Effettuando le stesse ricerche anche con Bing e Yahoo infatti, i due ricercatori hanno constatato che i colossi di Mountain View e Sunnyvale tendono a favorire i propri servizi, mentre il search engine proposto dalla Microsoft si è effettivamente rilevato il più imparziale.

Tuttavia l’attenzione è rivolta verso la società, che proprio in questi giorni ha assistito all’addio di Eric Schmidt, poiché è quella che ha un maggiore mercato. Secondo i docenti universitari, tale successo è immeritato perchè basato su dichiarazioni mendaci.
 
Infatti molto spesso, per agevolare i propri servizi, l’algoritmo ignora siti particolarmente visitati dagli utenti, soprattutto se piattaforme concorrenti. Su YouTube è stato caricato un video dove Marissa Mayer, vicepresidente di Google, conferma quanto scoperto dai due ricercatori.
 
Una simile pratica, utilizzata dalla Microsoft per promuovere il proprio Office, è costata alla società dei Windows una condanna dall’antitrust. Stessa cosa anche la presenza di Internet Explorer.

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