Google App Inventor: creare applicazioni Android in maniera visuale

Google si sta decisamente dando da fare per spingere il proprio sistema operativo per dispositivi mobile, Android (come del resto anche tutti gli altri software e servizi che propone, in genere gratuitamente). Dopo aver migliorato tantissimo il proprio sistema operativo, rendendolo, con l’ultima versione, la 2.2, decisamente più veloce (le applicazioni Android sono scritte in Java, e Android 2.2 introduce la compilazione JIT, che ne migliora sensibilmente le performance), il colosso di Mountain View si sta dando da fare per incrementare il numero delle applicazioni disponibili nel proprio Android Market, decisamente meno popolato rispetto all’App Store di Apple.

L’App Store di Apple è noto, oltre che per la qualità di diverse applicazioni, anche, appunto, per il grandissimo numero di queste (anche perché Apple, compiaciuta della cosa, continua a ricordarlo in ogni manifestazione e non solo). Android, pur superando Windows, Symbian e BlackBerry, rimane comunque indietro rispetto ad App Store e Google, piuttosto che ricorrere a “incentivi” come quelli che sembra Microsoft stia tentando di offrire agli sviluppatori iPhone per creare applicazioni per Windows Phone 7, vuole dare la possibilità anche a chi non sa programmare di creare applicazioni Android.

 
Google App Inventor è un’applicazione (per ora disponibile solo in beta privata, richiedendo un invito a Google) permette di sviluppare applicazioni per Android in maniera visuale, gestendo eventi, interagendo con l’accelerometro, col GPS, e così via, usando uno schema “a incastro” che ricorda il sistema Automator incluso in Mac OS X.

 
C’è chi teme che la possibilità di creare applicazioni in questo modo possa portare a un proliferare di pessime applicazioni, contenenti magari spam e pubblicità, ma è anche vero che potrebbe dar modo a persone con buone idee ma che non sanno programmare di realizzarle, portando a buoni prodotti che altrimenti non avrebbero visto la luce. 
Viene da chiedersi, comunque, come mai il nome dell’applicazione sia Google App Inventor e non Android App Inventor, o qualcosa del genere. Viene da chiedersi se hanno magari intenzione, in futuro, di supportare ambienti diversi da Android, come ad esempio iPhone (che finora ha supportato con un certo interesse).

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