Come probabilmente saprete, durante la mattinata di ieri Gmail ha avuto dei seri problemi, o per essere del tutto chiari è proprio “morto” per due ore e mezzo. Sebbene io abbia trovato immensamente divertente seguire il panico su Twitter, la vita lavorativa di molti ha subito un breve tracollo. Ecco cos’è successo:
Pochi minuti prima della crisi Google ha dato inizio ad un normale ciclo di manutenzione ad uno dei server europei. Normalmente una cosa del genere non causa alcun problema, e non viene neppure percepito dagli utenti, che senza saperlo vengono dirottati verso un altro centro dati. Purtroppo alcune routine nuove, create per tenere i dati geograficamente vicini ai propri utenti, hanno avuto degli effetti collaterali imprevisti. Un altro centro dati qui in Europa è stato sovraccaricato di lavoro, e nel più classico dei disastri informatici il problema si è diramato a cascata, mandando in crisi tutto il network. C’è voluta un’ora per sistemare tutto, una volta capito il problema.
In ogni caso, potete stare certi che i ragazzi di Google hanno percepito a fondo l’entità del problema: tutte le loro comunicazioni avvengono tramite Gmail… Scommetto che i loro G1 sono diventati bollenti :D.
Stando a sentire il comunicato ufficiale sul blog di Mountain View, il problema è stato risolto ed il codice cambiato.
Una debacle? Certamente. Una ragione per mollare Gmail? Per quanto mi riguarda, no. Se devo essere completamente sincero con voi, adoro troppo questo servizio per dirgli addio solo perchè per due ore e mezzo non ha funzionato. Come ha detto una twitteromane ieri, forse la cosa ha addirittura contribuito ad un picco delle nascite :D.
PS. Google ha anche deciso di “ripagare” per i problemi di ieri gli utenti business che pagano per i servizi upgradati con 15 giorni bonus.