Gli Stati Uniti hanno mosso una protesta ufficiale contro le nuove regole di censura cinese, che prescrive un meccanismo software obbligatorio chiamato Green Dam su tutti i computer e l’arruolamento di decine di migliaia di delatori volontari a fare da polizia segreta.
L’intervento è probabilmente dovuto più all’economia che alla morale: il nuovo giro di vite cinese danneggia direttamente le compagnie informatiche e tecnologiche occidentali ed in particolare americane che vivono in un proficuo rapporto di simbiosi con il mercato cinese, diventato il più grande del mondo. In particolare, il programma conosciuto come Green Dam è una seria minaccia per la privacy, ed anche un vero e proprio portone per gli hacker che rende il computer insicuro. Inoltre, faccenda non di certo secondaria, una compagnia californiana ha già agito per vie giuridiche contro le appaltatrici del governo cinese e ha chiesto tramite il giudice competente a tutte le compagnie di assemblatori di PC di non usare Green Dam: infatti, sembrerebbe che il nuovo software di censura cinese sia stato copiato spudoratamente da uno dei loro prodotti di filtraggio dati.