Si, proprio questa è l’opinione dei giovani intervistati, secondo il risultato pubblicato sul Journal of Pediatrics di un piccolo studio effettuato da un team di ricercatori in Olanda capitanato dal ricercatore capo Ineke Vogel (University Medical Center Rotterdam): i 73 ragazzi, appartenenti a due scuole superiori, sono a conoscenza del fatto che un volume alto della musica negli auricolari (o cuffie) dei loro lettori Mp3 può portarli anche alla sordità (sai che scoperta :D), eppure non vedono un motivo valido per abbassarlo, anzi continuano così, convinti che ognuno di loro non sia particolarmente esposto a questo rischio.
Il consiglio di Vogel ai genitori è quello di affrontare con i propri figli l’argomento con molta chiarezza ed informarli dei danni irreversibili che potrebbero subire a lungo termine utilizzando male i loro lettori; nella maggior parte dei casi sono gli stessi genitori che non sono a conoscenza dei pericoli.
Se non è possibile prevenirle, con una corretta informazione si possono almeno evitare lesioni dell’apparato uditivo se si interviene in tempo: un tipico sintomo che dovrebbe far consigliare (mi chiedo se avrei dovuto usare delle virgolette :D) ai propri ragazzi di abbassare il volume si ha quando si cominciano a sentire i suoni “imbavagliati”.
La soglia dei 90 dB è quella oltre la quale si va incontro al rischio di danni, eppure spesso non si sa quando e se la si raggiunge o la si supera; certo, penso che con un po’ di buonsenso ci si possa tenere abbondantemente al di sotto, ma è pur vero che il volume non è mai (almeno limitatamente alla mia esperienza) indicato in dB.
Nel frattempo che i produttori apportino qualche modifica salva-udito, empiricamente ci si può regolare così: mai oltre il 60% del volume totale se si usano auricolari e mai oltre il 70% con le cuffie.
Buon ascolto e mi raccomando ragazzi 😉
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