Il proprietario nonchè redattore di un sito web giornalistico molto critico a riguardo dell’operato di governo e polizia nella turbolenta provincia Russa dell’Inguscezia è stato trovato morente sul bordo della strada, con un’orrenda ferita da arma da fuoco alla tempia.
Il povero giornalista, un uomo coraggioso chiamato Magomed Yevloyev, è deceduto poco dopo in ospedale. Innegabile la responsabilità della polizia ingusceta: l’attivista era stato appena arrestato all’aeroporto e caricato su un’autopattuglia, proprio mentre scendeva dall’aeroplano col quale era appena tornato da Mosca. I tutori dell’ordine, se così possiamo definirli, l’hanno semplicemente buttato fuori dalla macchina in corsa dopo averlo giustiziato sommariamente con un colpo di pistola. Il giornalista era stato già vittima di lunghe persecuzioni legali, ed aveva dovuto chiudere per un periodo il proprio sito per ordine del tribunale. Aveva però deciso di non arrendersi e di recente l’ha coraggiosamente riportato online sotto altro nome. La rappresaglia è stata rapida quanto fatale.
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