The GIMP è ben noto per essere completamente gratuito, discretamente potente, e così follemente inutilizzabile da poter essere tranquillamente usato in psichiatria al posto della terapia elettroconvulsiva. Sono anche passati tre anni da quando è uscita la 2.2, l’ultima versione, e in tre anni scorre un sacco di acqua sotto i ponti… Ma per fortuna gli sviluppatori di questo programma non sono rimasti (completamente) sordi alle proteste, alle lamentele e alle invocazioni di pietà degli utenti, e hanno iniziato a calcare una strada nuova per questo rivale open source di Photoshop. Una strada, questa volta, percorribile anche dai poveri utenti!
La lista di miglioramenti è parecchio lunga… E parecchio radicale. Sarebbe inutile entrare nei dettagli, quindi vi darò un’idea generale:
Insomma, un ottimo lavoro. Purtroppo ci sono ancora dei grossi difetti: GIMP supporta solo l’RGB, e chi lavora in quadricromia, per dirlo signorilmente, si attacca al tram, per non parlare di chi usa i toni Lab e Duotone. Inoltre, il programma è ancora fermo al colore a 8-bit mentre il mondo pian piano sta arrivando ai 16 bit per canale. Beh, ci sono sempre spazi per i miglioramenti… Solo speriamo che stavolta non ci vogliano altri tre anni!