Galaxy Zoo – Potete aiutare a censire un milione di galassie

La mia prima galassia, che ho deciso di chiamare SaraMolto tempo fa, in una galassia lontana lontana, forse qualcuno ha fatto esattamente la stessa cosa. Catalogare le galassie, un lavoro quasi infinito: ce ne sono probabilmente 100 miliardi nell’universo da noi osservabile… ma alla scienza basterebbe censirne poco più di un milione per avere dei dati molto importanti sulla loro distribuzione e tipologia. Ed è un lavoro che ricade sugli esseri umani, come me e voi: come ho già detto in un altro articolo, i computer non sono molto bravi a individuare gli schemi ricorrenti. Ed è qui che nasce Galaxy Zoo, un progetto che usa noi netsurfer come censori astronomici! Se leggete queste righe avete già tutto quello che serve per aiutare la scienza. Un cervello, degli occhi e un computer.
I computer non hanno mai dovuto riconoscere in fretta il territorio dei leoni in mezzo alla savana, o trovare tutti i luoghi in cui crescono le radici commestibili di una foresta, i nostri antenati sì. Questo progetto, avviato oggi, sfrutta le nostre caratteristiche mentali per portare a termine in un mese un lavoro che avrebbe richiesto anni ad un manipolo di scienziati (o più probabilmente, studenti), e che un computer non sarebbe in grado di fare. Vi viene richiesto di registrarvi, e di sottoporvi a un rapido tutorial che vi spiegherà come riconoscere galassie elittiche e a spirale: in 5 minuti sarete pronti ad affrontare l’impresa. A partire da quel momento sarete letteralmente al di fuori di ogni mappa conosciuta… basta pensare che le foto che vi verranno sottoposte sono state prese da un telescopio automatico, e sarete spesso i primi esseri umani ad aver posato l’occhio su quegli ammassi stellari. A quanto pare poi i visitatori saranno anche in grado di stampare poster delle “proprie” galassie, e di competere in bravura.
Voi fate come credete… ma quando le stelle chiamano, io rispondo!

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