L’Assemblea Nazionale Francese ha approvato, grazie ai 312 voti favorevoli e214 contrari, una proposta di legge che impone un sistema di filtraggio su Internet. La proposta di legge, nota come legge Loppsi II, ha come obiettivo principale quello di combattere con ogni mezzo l’abuso dei bambini. E’ stato pertanto imposto ai provider l’obbligo di bloccare l’accesso a qualsiasi indirizzo IP e sito indicato dalle autorità qualora queste abbiano il vago sospetto che tale personal computer venga usato per la distribuzione di materiale per adulti illegale.
Durante lo svolgimento di un’indagine inoltre, la polizia ottiene automaticamente l’autorizzazione per intercettare le telefonate ed i dati dalle connessioni ad Internet dei sospettati. Tutti i numerosi emendamenti presentati durante la discussione parlamentare per evitare eventuali abusi sono stati respinti.
Alcuni deputati avevano infatti suggerito il blocco soltanto di alcuni determinati Url che puntano a documenti specifici, i quali sarebbero dovuti successivamente essere esaminati da un giudice al fine di evitare che venissero inclusi indirizzi legali all’interno della lista. Tuttavia tale proposta non è stata nemmeno presa in considerazione.
Un’altra proposta interessante ma inascoltata era quella di avviare il provvedimento in forma sperimentale, valutandone prima rischi e benefici. Secondo alcuni esperti, il presidente Sarkozy ha intenzione di utilizzare l’abuso di bambini per introdurre all’interno della rete filtri per eliminare contenuti a lui sgraditi.
Jérémie Zimmermann, portavoce di La Quadrature du Net, ha affermato che il governo ha intenzione di controllare il web a spese della libertà poiché i pedofili attualmente utilizzano reti crittografate, per le quali i filtri sono assolutamente inutili.