Forse non tutti sanno che.. da quest’anno nella scuola primaria sparisce l’ora di Informatica

bambini al computer

Ero indeciso se affrontare l’argomento, ma la recente Legge Levi mi ha decisamente irritato e tra il frullato di pensieri che mi sono balenati per la testa è apparsa anche la sua faccia: quella del Ministro Fioroni. Apparentemente Levi e Fioroni hanno poco da spartire se non la coalizione politica e uno stipendio che noi non vedremo mai. Ma allargando il cerchio e facendo un insieme più grande si scopre come i nostri politici siano un manipolo di gente poco informata, poco tecnologica, ma soprattutto che ci sia una specie di accordo, più o meno tacito, per mantenere lo status quo e provvedere alla formazione di nuove generazioni prive di capacità critiche e di strumenti che in qualche modo rendano il popolo capace di intendere e di volere, mentre continuano a frastornarlo (leggi: rincoglionirlo) con la TV.

Il Ministero della Pubblica Istruzione da parte sua ce la sta mettendo tutta. Dopo il guazzabuglio scandaloso combinato dalla Moratti che non ha portato da nessuna parte se non ad un imbarazzo della classe docente che si è completamente dissociata dalle opere della Ministra, ecco arrivare le nuove e tanto attese Indicazioni Nazionali del Ministro Fioroni. In pratica si ritorna per diversi versi a quelle del 1985 e in realtà ciò non mi dispiace nemmeno tanto: almeno si capisce quello che c’è scritto e cosa bisogna fare. Il problema è che nell’85, come nella testa del Ministro, non esiste l’Informatica. Appena sono riuscito ad avere tra le mani il libretto che il ministero ha mandato nel corso del mese di settembre ai docenti di tutta Italia (sempre meglio dell’agenda ricevuta a Natale – praticamente a metà anno scolastico, quindi, inutile – dalla Moratti e all’Euro convertitore di Berlusconi) mi sono immerso nella lettura per scoprire quali paradisi ci attendessero dopo l’incubo morattiano. Non è questo il luogo adatto per disquisire dell’intero papiello nè di pedagogia, ma ad una cosa ci possiamo arrivare tutti: la materia tanto fomentata e urlata ai quattro venti dal precedente governo Tecnologia e Informatica ha cambiato nome in Tecnologia, ma non per comodità o per economia linguistica: l’Informatica è proprio stata tagliata fuori dai programmi scolastici. Insomma miliardi spesi in laboratori, attrezzature, macchine, progetti, esperienze, seminari, congressi, formazione dei docenti buttati nella sentina.
Senza contare che l’Informatica, come l’Inglese, è una di quelle cose che siamo certi siano un prerequisito indispensabile nella formazione di una persona che in un futuro spera di trovare lavoro,
senza contare che ai bambini l’Informatica piace ed è uno strumento privilegiato per il recupero e il potenziamento di altre discipline,
senza contare che i signori genitori la vogliono e ne sono entusiasti,
senza contare che la classe docente aveva già avvertito l’esigenza della nuova disciplina ben prima della Moratti e moltissime scuole offrivano l’ora di Informatica all’interno di progetti finanziati con i fondi d’Istituto,
senza contare che acquista ogni giorno più importanza un’educazione all’uso consapevole e responsabile del computer

Ma non voglio tediarvi oltremodo. Vi lascio con quello che è rimasto dell’informatica all’interno della scuola primaria in uscita dalla classe quinta.

Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria

Interpretare il mondo fatto dall’uomo
– Individuare le funzioni di un artefatto e di una semplice macchina, rilevare le caratteristiche e distinguere
la funzione dal funzionamento.
– Esaminare oggetti e processi rispetto all’impatto con l’ambiente.
– Comporre e scomporre oggetti nei loro elementi.
– Riconoscere il rapporto fra il tutto e una parte e la funzione di una certa parte in un oggetto.
– Rappresentare oggetti e processi con disegni e modelli.
– Riconoscere le caratteristiche di dispositivi automatici.
– Elaborare semplici progetti individualmente o con i compagni valutando il tipo di materiali in funzione dell’impiego, realizzare oggetti seguendo una definita metodologia progettuale.
– Osservando oggetti del passato, rilevare le trasformazioni di utensili e processi produttivi e inquadrarli nelle tappe evolutive della storia della umanità.
– Comprendere che con molti dispositivi di uso comune occorre interagire attraverso segnali e istruzioni ed essere in grado di farlo.
– Utilizzare le Tecnologie della Informazione e della Comunicazione (TIC) nel proprio lavoro (Trovato! Non è molto chiaro ma credo proprio che si tratti di computer..).

Eccola l’Informatica fare capolino: l’ultimo punto su 10 all’interno di un’altra disciplina che somiglia all’educazione tecnica. Facendo un calcolo veloce se a Tecnologia è assegnata ben un’ora a settimana, alle TIC (nome sfortunatissimo) andrebbero mediamente ben 6 minuti..!
Un’altra cosa divertente è come gli obiettivi siano preceduti da un’introduzione che è un vero elogio all’informatica (leggi l’intero documento dedicato alle Indicazioni Nazionali qui!).
Internet poi è il diavolo. La scuola se ne lava le mani dicendo che l’allacciamento spetta al Comune. E il Comune se ne lava le mani dicendo che non ci sono soldi per una ADSL..!

Il Grillo nazionale paragona l’Italia alla Cina. Magari! Qui si parla di Africa: lì almeno hanno il One Laptop per Child e l’ora di informatica nelle scuole la fanno!

ora di informatica in Africa
Ora di Informatica in Africa.

Fioroni, colui che voleva risolvere il problema del bullismo nelle scuole (che va controllato, ma che c’è sempre stato da quando io ho memoria) eliminando i video su Youtube. L’equazione è semplice: spariscono i video, sparisce il bullismo..

PS Qualcosa di molto simile è successo con i programmi della scuola secondaria di primo grado, ma questa è un’altra storia.. 😉

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