Ecco “Solar”, uno dei nuovi sfondi del desktop di Fedora 10. Muta aspetto con il passare delle ore!
Dopo le news sul prossimo Mandriva, è il caso di segnalare anche i grossi passi avanti del progetto Fedora 10, che la scorsa settimana ci ha reso disponibile una nuova fantastica beta. Molte delle migliorie sono nell’ambito della grafica, ma tutto il sistema sembra essere il miglioramento di un OS già molto maturo.
Come Ubuntu, ogni generazione di Fedora matura in cicli di 6 mesi. L’attuale Beta fa da precursore (sotto al nome in codice Cambridge) all’uscita di Fedora 10 il 25 novembre, a poche settimane dal lancio di Intrepid Ibex. Sebbene sia sempre disponibile anche una versione per KDE di questo sistema operativo, non bisogna dimenticare che è GNOME il desktop environment su cui questa distro è studiata, esattamente come Ubuntu e OpenSUSE, e che quindi ne segue un po’ i ritmi di sviluppo.
Il nuovo Fedora, magari andando un po’ contro alcuni puristi della linea di comando, focalizza molto la propria attenzione sull’apparato grafico, più per affinarlo che per stupire con gli effetti speciali. Infatti c’è uno studio piuttosto accurato delle grafiche da utilizzare, ed è già disponibile una serie di sfondi dedicati dall’aria professionale e allo stesso tempo coreografica. Contemporaneamente, è stato anche rinnovato il parco icone del sistema, che ora utilizzerà il pacchetto Echo, davvero bellissimo da vedere e ben fatto. Inoltre, tanto per dimostrare che nessun particolare verrà ignorato, sarà introdotto anche Plymouth, un sistema di boot grafico che consuma pochissime risorse e non rallenta il caricamento del sistema operativo, pur offrendo all’utente un po’ di eyecandy. Certo, potete tranquillamente disattivarlo e tornare al boot testuale senza alcun problema!
Anche l’audio vuole la sua parte, e Fedora 10 avrà un sound server di tutto rispetto: un processo di background che controlla le schede audio er similia, e che sarà molto interessante per i fan della produzione musicale. Si chiama (al momento) “Glitch-free” PulseAudio, per differenziarlo dalle versioni precedenti non troppo affidabili di questo software, ed è apertamente ispirato alle soluzioni già attuate con successo su OS X e Vista. Trovate qui una lista dei suoi vantaggi.
Altre novità riguardano l’introduzione di una gestione pacchetti via Web (stile Mint, di cui parlo qui) e una rinnovata e migliorata gestione della webcam. Inoltre, tanto per rimarcare l’affinità con GNOME, il programma di instant messaging prescelto da questa distribuzione sarà il contestato Empathy, un software multi-piattaforma integrato al famoso desktop environment.