Federazione Italiana Editori Giornali e la tassa sul Web

Federazione Italiana Editori Giornali
La Federazione Italiana Editori Giornali ha presentato alla Camera dei Deputati un documento che dimostra come il settore sia in forte crisi. Secondo uno studio intitolato La stampa in Italia 2007-2009, viene segnalata la disastrosa situazione in cui versa il settore dell’editoria e di come il governo non abbia preso gli opportuni provvedimenti. Anzi attraverso una serie di risultati sembrerebbe che l’errato intervento politico abbia addirittura accentuato il problema in particolare attraverso l’interruzione delle agevolazioni postali che hanno aumentato le spese di spedizione.

Poiché non è stato ancora definito un modello di business alternativo, la Fieg ha accusato l’inefficenza delle Poste Italiane per lo scarso numero di quotidiani venduti in abbonamento. Sempre secondo quanto sostenuto dalla federazione, sarebbero numerose le cause cha stanno portando al collasso del sistema editoriale per il quale l’unica soluzione è quella di chiedere soldi ai navigatori di Internet.
 
La cifra richiesta sarebbe di entità molto modesta, inferiore ad un euro al mese, per un tempo necessario per trovare un accordo con i motori di ricerca per riuscire a guadagnare tramite i giornali nel Web. Il presidente della Fieg, Carlo Malinconico, non prevede quindi una tassa perenne, ma soltanto un contributo temporaneo per tenere in vita un importantissimo settore.
 
Secondo gli esperti la crisi è semplicemente dovuta al servilismo di giornali e giornalisti che forniscono un’informazione deviata. La gente quindi preferisce cercarsi le notizie su Internet come più volte suggerito dal comico genovese Beppe Grillo.

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