Facebook vs LinkedIn, l’acquisizione di Instagram è stata una pazzia?

facebook linkedin contrapposizioneFacebook vs LinkedIn: si può parlare di vera contrapposizione? Considerando la questione dal punto di vista dell’azione compiuta dal popolare social network nell’acquisto di Instagram per un miliardo di dollari, sembrerebbe proprio che la contrapposizione ci sia. Da parte di Facebook è stato dichiarato che l’acquisizione di Instagram risponde all’obiettivo di voler offrire ai già numerosi utenti un servizio più ricco e più funzionale per quanto riguarda la condivisione delle foto. In realtà tutto ciò non convince fino in fondo, perché è sorto il sospetto che la scelta di Facebook sia stata più che altro dettata dalla disperazione.

Dunque Facebook ha fatto soltanto una pazzia? Non è facile rispondere a questa domanda. Ciò che è certo è che comunque Facebook sta cercando di piacere a tutti, proponendo un servizio in grado di soddisfare le esigenze di qualunque tipo di utente.

Una strategia che da un lato può essere la strada verso il successo, ma dall’altro comporta anche dei rischi, specialmente se la paragoniamo alla linea d’azione portata avanti da LinkedIn, che invece intende concentrarsi soltanto su una nicchia di utenti.

Il risultato infatti consiste nel fatto che LinkedIn sta riuscendo a costruire un gruppo di utenti fedeli, mentre Facebook è sempre più alla ricerca di opportunità per allargare il suo raggio di azione e coinvolgere quanti più utenti possibili.

Una scelta che da un certo punto di vista si rivela anche piuttosto costosa, anche se Facebook non è disposto a fermarsi di fronte a niente, non si arrende neanche di fronte alla spesa di un miliardo di dollari per l’acquisizione di Instagram. Ma tutto ciò può costituire veramente una strategia vincente?

Bisognerebbe misurare questo elemento sulla base dell’interesse che gli utenti rivelano per Facebook. E’ lecito quindi chiedersi se veramente la gente continua ad amare Facebook come un tempo. Più che altro possiamo dire che molti utenti non fanno altro che sopportare Facebook, soltanto perché è conveniente.

Ma tutto ciò rende Facebook particolarmente vulnerabile. E’ come quando si decide di cambiare canale in TV, perché si scopre che una rete televisiva offre qualcosa di meglio. E’ proprio questo il rischio che corre Facebook: la gente potrebbe decidere da un momento all’altro di passare ad un servizio web più convincente.

Facebook quindi deve rinnovarsi continuamente, perché deve proporre sempre qualcosa di nuovo per compiacere gli utenti. LinkedIn invece appare come un servizio più fresco, che non ha bisogno di ricorrere alla strategia seguita da Facebook.

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