Facebook: violava privacy rubando foto compromettenti

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George Samuel Bronk è il giovane ventitreenne arrestato dalle autorità della California per sette diversi tipi di accusa che vanno dall’intrusione non autorizzata ai sistemi informatici, alla detenzione di materiale incriminato. Grazie alle sue conoscenze informatiche, il giovane riusciva ad accedere ad account di posta elettronica e profili Facebook con l’intenzione di sottrarre materiale compromettente. Sono più di 170 le fotografie digitali che ritraggono ragazze poco vestite, che sono state palesemente rubate.

Il ragazzo non usava chissà quali complicati strumenti da hacker per i suoi intenti, ma si limitava a raccogliere informazioni pubbliche dagli utenti in maniera tale da essere in grado di rispondere alla domanda segreta per la reimpostazione della password. Tale tecnica è nota nell’ambiente come Social Engineering, ovvero Ingegneria Sociale.
 
Il californiano sarebbe addirittura arrivato a minacciare una vittima di rendere pubbliche le immagini se questa non gli avesse inviato fotografie completamente senza vestiti. Le autorità sono infine intervenute dopo la dichiarazione di una donna che ha denunciato la violazione dell’account del celeberrimo social network.
 
La polizia ha addirittura rintracciato circa 3.200 potenziali vittime, ma solo 46 finora si sono rivelate tali. L’uomo è stato accusato di molestie e rischia una pena di reclusione fino a sei anni.

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