Facebook: vietato per chi è agli arresti domiciliari

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Chi è agli arresti domiciliari non può usare la piattaforma di Mark Zuckerberg, e non può comunicare con persone diverse dai propri familiari o conviventi, poiché anche la comunicazione tramite strumenti e applicazioni online, compreso l’utilizzo del più famoso dei social network. Chi è agli arresti domiciliari può soltanto utilizzare Internet a scopo conoscitivo.

Questo è quanto ha sottolineato la Cassazione nella sentenza 37151, accogliendo il ricordo della procura di Caltagirone, che chiedeva il carcere per due indagati agli arresti domiciliari che utilizzano Facebook per mettersi in contatto con il mondo esterno.
 
I due detenuti avevano infatti l’autorizzazione di comunicare solo ed esclusivamente con i propri familiari, invece hanno utilizzato Facebook per parlare via Internet con altre persone. Purtroppo a causa delle nuove tecnologie, entrano in causa meccanismi di comunicazione non chiaramente vietati dalla legge, per cui è stato necessario richiamare l’attenzione su dettagli più specifici.
 
“La moderna tecnologia consente oggi un agevole scambio di informazioni anche con mezzi diversi dalla parola, tramite World Wide Web, e anche tale trasmissione di informazioni deve ritenersi ricompresa nel concetto di comunicazione, quindi come divieto di comunicare più generico. Questo è quanto hanno confermato i giudici della Cassazione con la nuova sentenza.

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