La pagina contro il premier creata sulla celebre piattaforma di social network, non è stata rimossa come richiesto dal governo, ma ha cambiato nome.
Il governo italiano aveva chiesto a Facebook la rimozione della pagina Uccidiamo Berlusconi ma, a seguito di una modifica al nome della pagina, l’azienda di Palo Alto ha preferito non intervenire sulla rimozione del gruppo, attualmente al centro di numerose polemiche.
Il gruppo, mutato in Berlusconi ora che abbiamo la tua attenzioni…Rispondi alle nostre domande, attualmente conta oltre 23.000 iscritti, numero che continua ad aumentare vertiginosamente. Stessi messaggi, utenti e fotografie, e la pagina risulta ancora raggiungibile.
Era stata aperta un’inchiesta dalla Procura della Repubblica di Roma in seguito alla richiesta di rimozione dei ministri Alfano e Maroni. L’amministratore del gruppo, intervistato da Repubblica, ha invece dichiarato di trovare solo bizzarra l’incriminata frase Uccidere Berlusconi.
La segnalazione dei contenuti offensivi viene segnalata attraverso apposito link presente all’interno delle pagine, e possono essere rimossi direttamente dagli amministratori della piattaforma dopo aver verificato gli illeciti. In questo caso Facebook non ha constato nulla di allarmante.