Una recente ricerca, condotta dalla collaborazione tra AT&T Labs e Worcester Plytechnic Institute, individua sconcertanti particolari legati al social networking.
Nello specifico, la maggior parte delle piattaforme legate al social network forniscono, senza troppe difficoltà, a società terze, la possibilità di recuperare dati personali degli utenti iscritti. Dodici sono stati i siti web monitorati, mostrando particolare attenzione alla privacy di ogni singolo utente.
Tutti i portali, ad eccezione di uno, non solo non forniscono un’adeguata protezione all’utente circa i suoi dati personali, ma anzi, nella maggio parte dei casi, queste informazioni vengono attentamente analizzate al fine di condurre campagne pubblicitarie mirate per determinate tipologie di soggetti.
Craig Wills, ricercatore del Worcester Polytechnic nonché co-autore della ricerca, sostiene di essere di fronte ad un gravissimo problema di violazione della privacy poiché viene data facoltà, alle società che si impossessano di tali dati, di continuare a monitorare l’utente anche quando questi si allontana dal portale per navigare su altri siti Internet.
Il vero pericolo è la facilità di rendere univoca l’associazione tra dati personali raccolti e singola identità dell’utente. Una tale associazione rende rintracciabile, il singolo utente, in ogni parte della rete, rendendolo un facile bersaglio per ogni tipo di operazione, dalla più lecita alla meno legale.
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