Il Presidente del Consiglio, immediatamente dopo un comizio tenutosi a Milano, precisamente a piazza Duomo, è stato colpito al volto dalla miniatura souvenir del Duomo di Milano. L’aggressore è stato immediatamente fermato ed indentificato come Massimo Tartaglia, un uomo di 42 anni incensurato, non iscritto ad alcun partito ed in cura psichiatrica da circa 10 anni. Silvio Berlusconi è stato immediatamente trasferito all’ospedale San Raffaele dove gli sono stati dati i primi soccorsi e si è riscontrato una lesione al labbro inferiore, una infrazione al naso e due denti lesi.
Tutto il mondo della politica ha fatto fronte comune, condannando il gesto considerato deplorevole ed ingiustificabile, sebbene l’aggressore sia un malato di mente. Come però era prevedibile, anche in questo caso il social network si è trasformato in un canale dell’informazione.
Facebook è stato letteralmente sommerso da messaggi di cordoglio al primo ministro e di comprensione per il gesto dell’aggressore, causato dalle scarse attenzioni del governo sui reali bisogni del Paese. Sono nati immediatamente due gruppi contrapposti.
Il primo dedicato a tutti coloro condividono il gesto di Massimo Tartaglia, mentre il secondo, attualmente meno numeroso, intitolato In carcere Tartaglia. Tuttavia è facilmente prevedibile la nascita di numerosi altri gruppi inerenti il medesimo argomento.
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