Just Say Now è il nome di un’associazione statunitense che da anni si batte a favore della legalizzazione della marijuana e che, proprio per tale obiettivo, ha recentemente realizzato alcune pubblicità che sono state prima autorizzate e poco dopo bandite dal celeberrimo social network. La campagna è rimasta visibile dal 7 al 16 agosto e adesso i promotori accusano la società di Mark Zuckerberg di censura, invitanfo tutti i sostenitori a mettere la foglia di erba come foto profilo.
Andrew Noye ha spiegato le motivazioni di tale ragione alla ormai internazionalmente famosa rivista Wired. Secondo il portavoce Facebook infatti, l’immagine della marijuana è assimilabile tra i prodotti per il fumo, quest’ultimi banditi dalle loro politiche interne. Nessuna censura quindi, ma una coerenza con le scelte fatte in precedenza.
La motivazione sembra però non convincere i membri dell’associazione poiché lo stop è arrivato dopo che lo spot è stato visualizzato 38 milioni di volte. Anche diverse associazioni studentesche si dicono tradite dal comportamento della società di Palo Alto che in questo modo dimostra di non essere libero ma di rispondere a ragioni politiche non condivise dalla maggior parte dei suoi utenti.
Diversi giornalisti americani hanno giudicato deboli e frammentarie le risposte fornite dal social network ed hanno anche sottolineato l’assenza di riferimenti legatti al fumo all’interno delle advertising guidelines.