Viale Mazzini qualche giorno fa ha comunicato la scelta di voler rimuovere dal palinsesto pomeridiano di Rai tre le trasmissioni per ragazzi. La motivazione sarebbe da ricercare nella nuova strategia aziendale che punta a trasferire la programmazione sul digitale terrestre, dove sono già presenti due canali dedicati al pubblico più giovane come Rai Yoyo e Rai Gulp. Verranno quindi cancellati programmi come la Melevisione, Trebisonda, GTRagazzi, Fantabosco e Mamme in blog, tutti realizzati appositamente per i più piccoli nella sede Rai di Torino.
Mussi Bollini, capostruttura di Rai Tre per i programmi di bambini e ragazzi, ha dichiarato che la decisione gli è stata comunicata dall’azienda il mese scorso e teme che possa saltare la ricollocazione dei programmi sul DTT, disperdendo un lavoro di trent’anni.
Grande mobilitazione degli utenti dunque per chiedere alla Rai di annullare quanto deciso. Oltre ai numerosi gruppi apparsi su Facebook e su altre piattaforme minori per il social network, sono migliaia le email che giungono costantemente alle sedi della Rai.
Diversi gli utenti che minacciano di non pagare più il canone Rai sempre più utilizzato per pagare enormi cachet delle star di Sanremo e sempre meno usato per la realizzazione di programmi dedicati all’informazione ed alla programmazione di qualità, soprattutto per i più piccoli.
C’è chi sostiente che tale operazione sia l’ennesimo sforzo compiuto dall’azienda per rimuovere programmi di qualità in favore dei soliti talk show pomeridiani che, sebbene qualitativamente inferiori sono senza alcuna ombra di dubbio più remunerativi in termini di pubblicità.
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