Durante l’ultima puntata di Vieni via con me, l’autore di Gomorra ha parlato di un corteggiamento della mafia verso alcuni esponenti politici della Lega Nord. Tale dichiarazione ha fatto infuriare Roberto Maroni, attuale Ministo dell’Interno ed esponente del carroccio, ed ha fornito l’input al Giornale per una raccolta di firme dal titolo Una firma contro Saviano. A rispondere per le rime è stata l’Unità che, attraverso la sua pagina Facebook, ha invece invitato gli utenti ad opporsi alla campagna avviata dal quotidiano di Vittorio Feltri ed a difendere Roberto Saviano.
Ad alimentare ulteriormente la polemica è stato il rifiuto degli autori della strepitosa trasmissione della Rai ad invitare Maroni per un chiarimento. Durante l’ultima puntata, si ci è limitati semplicemente a dichiarare quanto emerso da un’indagine giudiziaria ancora in corso, pertanto non è un’accusa che necessita di un contraddittorio.
Gli utenti della piattaforma di Mark Zuckerberg si sono immediatamente attivati per fare quadrato intorno allo scrittore, il quale ha ricevuto un importante appoggio anche da Antonio Di Pietro, leader del partito di Italia dei Valori, che ha creato la pagina La penso come Saviano, Maroni quereli anche me. Attualmente la pagina ha ricevuto oltre 20.000 adesioni.
Non è certamente la prima volta che una trasmissione riceve dure polemiche dalla parte politica del Paese, ma gli oltre 9 milioni di telespettatori catturati dalla trasmissione di Fabio Fazio e Roberto Saviano rappresentano certo un record.
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