Facebook: oscurato in Arabia Saudita perchè considerato blasfemo

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La piattaforma digitale realizzata da Mark Zuckerberg sembrerebbe non aver incontrato il successo in Arabia Saudita, dove è stato vietato a tutti gli utenti. Per voce di un proprio funzionario, la commissione per la comunicazione e l’informazione tecnologica saudita ha dichiarato una temporanea interruzione del servizio, accusato della diffusione di materiale per adulti. Secondo il paese degli sceicchi, i ragazzi utilizzano il social network per parlare troppo liberamente. Facebook è sato definito come la porta della lussuria.

Il provvedimento è però arrivato quando Walid Husayn, un giovane barbiere 26enne di Qalkilya, attraverso la celeberrima piattaforma di comunicazione digitale, ha iniziato una campagna di blasfemia autoproclamandosi Dio ed insultando pesantemente il profetta Maometto. Il giovane blogger è stato immediatamente arrestato dalle autorità competenti.
 
Tale provvedimento ha causato la reazione di numerosi gruppi per la difesa dei diritti civili poiché, il reato di insulto alla divina essenza può essere punito anche con la pena di morte. Il provvedimento non ha quindi risparmiato nemmeno il celeberrimo social network, che quindi è stato disattivato in attesa di un accordo con gli ammnistratori della società.
 
La società informatica di Palo Alto, abituata a non commentare mai le decisioni politiche, non ha in alcun modo reagito alla notizia. Tutti gli utenti che tentano l’accesso al sito, visualizzano un messaggio di errore che però non spiega nulla. Il World Wide Web libero fa paura.

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