Facebook non entusiasma i giapponesi

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La piattaforma di Mark Zuckerberg conta oltre 600 milioni di utenti, ha intaccato l’egemonia di Google all’interno del World Wide Web e si appresta a fare il suo ingresso nel settore della posta elettronica. La moda di Facebook sembrerebbe però non aver contagiato gli utenti del Giappone, dove la piattaforma conta appena 2 milioni di utenti, numero corrispondente al circa 10% dell’intera popolazione. Non si tratta però di arretratezza culturale poiché sono complessivamente sono 20 milioni gli utenti nipponici che utilizzano i social network.

Mixi, Gree e Mobage Town sono le piattaforme più utilizzate rispetto al certamente più diffuso social network Facebook. Il loro funzionamento è essenzialmente simile alla creatura di Palo Alto, fatta eccezione per la scelta di utilizzare dei nickname al posto di nomi veri, aumentando così la propria privacy.
 
Infatti, nel Paese del Sol Levante, gli utenti del World Wide Web preferiscono nascondersi dietro un nick piuttosto che associare la propria identità ad un determinato status. Anche le fotografie digitali pubblicate sono selezionate appositamente per evitare di apparire e diffondere la loro vera identità, così come le informazioni vengono valutate prima di essere inserite nella piattaforma.
 
L’uomo dell’anno 2010 secondo il Times ha però deciso di invertire questa tendenza, e presto inizierà una campagna pubblicitaria per risollevare le sorti del proprio sito Internet.

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