Facebook è per eccellenza il social network più diffuso e utilizzato, non soltanto dai giovani, che si è trasformato, in più di un’occasione, in uno strumento di denuncia sociale, ma come spesso accade l’utilizzo di questi strumenti rischia di diventare malsano. Non si tratta certo di un caso isolato, anzi potremmo dire la storia si ripete, ma questa volta ad essere minacciata verbalmente è Mariastella Gelmini. Dopo i gruppi nati su Facebook che minacciavano Silvio Berlusconi, arrivano i gruppi Uccidiamo la Gelmini.
Questa volto il popolo del network si è scagliato contro le riforme scolastiche del Ministro della Pubblica Istruzione con toni che, dalle piazze alla rete, diventano sempre più aspri e assolutamente poco costruttivi.
E la protesta si è trasferita con toni molto violenti anche su Facebook, dove negli ultimi giorni sono nati diversi gruppi che minacciano addirittura di morte la Gelmini, che in tale occasione ha ricevuto anche il sostegno dei colleghi dell’opposizione che invitano le autorità competenti ad esaminare il caso al fine di prendere provvedimenti contro iniziative di questo tipo.
Condanniamo il vile messaggio comparso sul social network facebook. Simili iniziative -dice Maurizio Fugatti, deputato della Lega nord – non fanno altro che alimentare l’odio che poi puo’ sfociare anche in episodi di violenza. Invitiamo quindi le autorita’ competenti a valutare se prendere provvedimenti contro tali iniziative. Esprimiamo la massima vicinanza e solidarieta.
Purtroppo non sarà affatto semplice far fronte a situazioni di questo tipo, considerato il fatto che su Internet per lo più regna ancora la quasi totale anarchia.