La piattaforma realizzata da Mark Zuckerberg ha sonvolto profondamente il mondo della comunicazione digitale globale. Tuttavia, sembrerebbero essere gli italiani gli utenti più influenzati dal social network, uno strumento del quale non riescono più a fare a meno. La vita reale e quella virtuale sono ormai così profondamente intrecciate che è difficile scinderle in due entità differenti. Mensilmente in Italia, ogni utente passa su Facebook 6 ore e 27 minuti, contro le 6 ore degli Stati Uniti e le 4 ore della Francia.
Giuseppe Riva, docente di Psicologia della comunicazione all’università Cattolica di Milano, ha recentemente presentato il libro I social network, all’interno del quale ripercorre la storia di MySpace, Twitter, Facebook, e LinkedIn, spiegando come questi strumenti hanno cambiato la nostra vita.
In particolare l’autore si interroga se, questi nuovi strumenti, siano più una moda o un fenomeno duraturo e quali sono gli effetti che possono procurare sui processi di relazione ed identità. Inoltre vengono analizzate delle statistiche per dimostrare come, se è vero che gli uomini sono più numerosi, le donne sono quelle che passano più tempo tra le pagine del sito della società di Palo Alto.
Facebook in particolare è riuscito a risvegliare quel sentimento voyeristico dell’uomo. Molto spesso infatti, tale sistema non viene utilizzato per comunicare, ma semplicemente per spiare la vita degli altri.
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