Facebook sarebbe anche un modo per rintracciare i debitori. In effetti non ci dovremmo stupire di questo, visto che l’uso crescente del popolare social network permette ormai veramente di tutto. Anche gli esattori possono utilizzare le possibilità offerte dalla famosa rete sociale, per riuscire a scovare i debitori insolventi. In sostanza Facebook si dimostrerebbe un vero e proprio “terreno di caccia” per gli esattori. Sembrerebbe curioso e strano, ma il fatto è stato sottolineato anche da alcuni esperti, i quali fanno notare come ormai non ci sono più limiti alla socializzazione virtuale.
Quest’ultima assume mille sfaccettature diverse. Sono molti gli esattori che utilizzano il social network di Mark Zuckerberg in maniera più “aggressiva”, sfruttando le possibilità della condivisione, per mettere alle strette i presunti debitori.
Si assiste a degli episodi studiati per bene. Non si deve fare altro che ottenere l’amicizia di un debitore, attirando la sua attenzione, magari con la foto di una ragazza in bikini, e poi il gioco è fatto.
Il debitore accetta la richiesta d’amicizia e si ritrova con un amico virtuale che, ad un certo punto, rivela la sua vera identità. Sarà che ci troviamo in un’epoca in cui le insolvenze finanziarie costituiscono un problema, sarà perché Facebook sta attraversando un momento di ascesa, fatto sta che ogni mezzo è diventato efficace per scoprire chi non paga, anche in prospettiva social.
D’altronde, se pensiamo al grande sviluppo che Facebook ha incontrato specialmente negli ultimi tempi, dovremmo essere consapevoli di come il social network oggi costituisca un punto di riferimento essenziale per saperne di più sugli altri.
Non si tratta soltanto di trovare le persone che ci interessano su Facebook, ma anche di apprendere su di esse ciò che può essere utile, per metterle di fronte al fatto compiuto. Questo ci dovrebbe spingere a riflettere di più sul problema della privacy legata all’uso di Facebook.
Tuttavia in pochi rinuncerebbero al piacere di un rapporto virtuale in nome della riservatezza personale. Facebook ormai è entrato a far parte del nostro quotidiano: chi sarebbe disposto a rinunciarci?
In tempi in cui l’evasione fiscale sembra aver raggiunto livelli intollerabili, che incidono profondamente sulla crisi economica, dovremmo considerare maggiormente le opportunità che i servizi social mettono a disposizione. Che dite? Ci trasformeremo tutti in cacciatori di debitori? In questo senso le prospettive sono davvero molto inquietanti.