Un avvocato di Dallas, Texas, sta cercando da più di un anno di ottenere l’eliminazione da Facebook delle pagine dei gruppi che cercano di promuovere l’idea che l’Olocausto non sia mai avvenuto.
Il legale, che di nome fa Brian Cuban, sta cercando di convincere il social network tramite un ragionamento molto interessante: Facebook ha in passato ascoltato le lamentele degli utenti ed ha rimosso gruppi senza nessuna ragione oggettiva, con una decisione autonoma che rientra perfettamente nella dinamica di una compagnia privata. Siccome non vi è alcun regime di libertà d’espressione nel regno dell’impresa privata, Facebook è libero di decidere i propri standard, e cancellare questi gruppi. In effetti, qui in Italia sappiamo bene di come siano stati eliminate le pagine dei neo nazisti che incitavano alla violenza contro i Rom. E, se per questo, Facebook è tanto puritano nella propria politica sulle immagini da aver bandito tutti i gruppi che discutono di allattamento al seno.
Sarebbe da spiegare, quindi, perchè gli antisemiti vadano bene, e le mamme con un bimbo al petto no.
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