Facebook e la guerra dei social network

Facebook e la privacy
La diffusissima piattaforma di Mark Zuckerberg, che ad oggi conta più di 500 milioni di iscritti, è tanto apprezzata quanto odiata dagli utenti Internet. La possibilità di condividere informazioni con il resto del mondo, tra le quali fotografie personali e dati privati, mette costantemente in pericolo la privacy degli utenti che si sentono poco tutelati. Oltre al governo del Pakistan che ha deciso di bloccare l’accesso al sistema a causa della pubblicazione di vignette blasfeme contro Maometto, anche Hollywood è pronto per un nuovo kolossal che critica e denuncia Facebook.

La società leader dei social network è un’impresa realizzata per scopi di lucro e che dopo la donazione di 250 milioni di dollari ricevuti dalla Microsoft ha ricevuto una donazine di 200 milioni di dollari da una società russa per acquistare l’1,9 percento. Si ipotizza che il valore della società di Palo Alto per il prossimo 2011, quando entrarà a Wall Street, varrà circa 15 miliardi di dollari.
 
Rispetto ad importanti personaggi come Bill Gates, Steve Jobs, Larry Page o Sergey Brin, Zuckerberg sembrerebbe non essere ben visto dalle importanti testate giornalistiche come il New York Times ed il Wall Street Journal, che descrivono l’ideatore della famosa piattaforma dedicata alla comunicazione digitale come come un avido, egocentrico, insaziabile affarista senza alcuno scrupolo.
 
Tuttavia tali problematiche poco interessano ai numerosi utenti che utilizzano la piattaforma che a rallentato la diffusione di Twitter, interssati particolarmente alle funzionalità offerte dal sistema.

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