Facebook chiude e riapre la pagina del Popolo Viola

popolo viola
La piattaforma di Mark Zuckerberg è uno strumento che ha visto nascere importanti movimenti come quello del Popolo Viola, costituitosi il 5 dicembre 2009 in occasione del No Berlusconi Day. Recentemente però la pagina ufficiale, che ad oggi conta circa 350.000 contatti, è misteriosamente scomparsa senza alcuna spiegazione. Immediatamente gli utenti hanno pensato ad una squallida censura dovendosi poi ricredere dopo un paio d’ore quando la pagina è riapparsa. Ancora oggi si discute di questo stranissimo blackout.

Nella giornata di ieri, pochi minuti dopo le 14, il social network ha reso inaccessibile la pagina del movimento, bloccando anche gli account dei tre amministratori senza fornire spiegazione alcuna. La pagina è poi tornata visibile ma non sono state ancora fornite spiegazioni da parte dell’amministrazione Facebook, nonostante le numerose richieste.
 
Secondo numerosi utenti appartenenti al movimento italiano contrario al governo di Silvio Berlusconi, quest’ultimo proprio recentemente criticato da Bill Gates, si è trattato di un atto illiberale condotto in un periodo di estrema importanza, ovvera nelle ventiquattro ore prima l’arrivo del voto di fiducia da parte del governo. Gianfranco Mascia, ha parlato di atto di censura.
 
Il sito Internet definisce Facebook uno strumento dei regimi ed attende adesso una risposta valida per questo tipo di disservizio.

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