Si è spento a Milano Enzo Bearzot, amatissimo commissario tecnico della nostra nazionale di calcio che, alla sua guida, conquistò il titolo mondiale nel lontano 1982. Il mondo del calcio perde un uomo che dovrebbe essere l’esempio di correttezza e professionalità che sembra ormai mancare al mondo sportivo attuale, sempre più business e meno intrattenimento. A differenza di colleghi come Josè Mourinho o Marcello Lippi, il maestro del calcio non si sarebbe mai permesso nel criticare le scelte arbitrali o elencare gli errori più o meno macroscopici.
Facebook è stato letteralmente investito da numerosissimi link di testate giornalistiche online che riportano la tragica notizia, molti di questi accompagnati da commenti di cordoglio per la famiglia. Come prevedibile non poteva certo mancare la fotografia insieme alla coppa del mondo ed a Sandro Pertini, amatissimo Presidente della Repubblica.
La piattaforma di Mark Zuckerberg dimostra come personaggi, ormai da anni lontani dalle scene pubbliche, possano ancora evocare sentimenti sinceri e ricevere affetto ed ammirazione dal proprio pubblico. Ancora una volta i social network si trasforma in un mezzo di comunicazione di massa diffondendo rapidamente la notizia.
Lo strumento più diffuso di comunicazione digitale consente agli utenti di esprimersi, scambiarsi informazioni ed opinioni, consentendo determinate valutazioni che è impossibile fare attraverso giornali, radio e televisioni.
