Al momento è difficile dire se lo sforzo sia globale o ristretto ai soli utenti anglofoni, ma credo sia il caso di diramare l’informazione il più possibile: Facebook si sta riprendendo dalla sua esplosione di crescita e sta ricominciando ad applicare severamente una delle sue più famose dottrine, cioè “solo gente reale, con nomi reali”.
La tendenza ad usare un nick in ambito informatico è molto più vecchia di Internet. Per qualche ragione siamo tutti disposti a firmare in uffici pubblici, a favorire documenti di identità ad ogni piè sospinto o girare con una targa che ci identifica in modo infallibile, ma quando invece siamo online improvvisamente vorremmo diventare tutti Zorro (e non che io mi sia astenuto da tale pratica in passato e presente, sia chiaro :D).
Facebook era facilissimo da tenere sotto controllo quando erano solo poche migliaia di studenti universitari ad usarlo, mentre oggi sono centinaia di milioni. Per un lungo periodo è stato facilissimo inserire un nome falso e non essere affatto notati dal sistema. In Italia, lo è ancora, e chissà, forse lo sarà ancora per un po’. Dopo tutto gli impiegati di Facebook sparsi per tutto il mondo sono solo 850, e gli è un po’ complesso stare dietro a duecento milioni!
Le cose in America hanno iniziato a cambiare. Sono centinaia se non migliaia gli account disattivati perchè ritenuti “fake” da Facebook. E vi comunico che come nel caso del blogger di repubblica, non viene inviato nessuno avviso. E se pensate che la cosa sia oltraggiosa, sappiate che ai colleghi Zuckerberg frega poco o nulla. “Avvisare non è una delle nostre priorità” ha fatto sapere Barry Schnitt, portavoce del social network. Anche se si scusa per i problemi causati a persone con cognomi presenti nella lista nera, gente come la già nominata signora Batman o V lo scrittore.
Quindi, se siete uno dei milioni dotati di un nome buffo o visibilmente posticcio vi avviso che i tempi in cui Facebook vi ignorava e lasciava in pace stanno per finire o sono già finiti, e potreste risvegliarvi anche domani senza un account.
Immagine di Mike Lowery (hoping he’ll forgive me)
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