Ecco come appare EVE su un semplice Macbook (clicca per ingrandire)
Vi piace la fantascienza? Avete intere ere geologiche di tempo da perdere? Volete provare l’ebbrezza della pirateria spaziale e lottare contro un’economia virtuale funzionante? Allora EVE Online fa per voi. Si tratta di un MMORPG, un gioco multiplayer gigantesco in cui gli utenti vivono e combattono attraverso numerosi sistemi solari, affidando la propria vita alla loro abilità di piloti spaziali. Fino ad ora era un’esperienza riservata ai soli utenti Windows, ma tra ieri e oggi EVE è stato rilasciato anche per il resto del mondo informatico: le melette e i pinguini.
Finora gli aspiranti piloti su Mac e Linux erano costretti ad adoperare espedienti come virtual machine e partizioni apposite, ma da un paio di giorni hanno potuto beneficiare dell’uso di un client dedicato al proprio sistema su Multiplicity, il server di test. E da ieri, assieme alla nuova patch, denominata Revelations 2.3 è stato dato loro l’accesso ai server principali. A quanto pare, almeno a giudicare dai blog degli utenti Mac, i client funzionano bene la maggior parte delle volte, e coloro che riscontrano dei problemi li vedranno risolti dalle prossime patch. Alcuni utenti Linux hanno un problema più grosso: se hanno delle schede ATI purtroppo non potranno giocare.
Per chi non lo conoscesse, EVE è uno dei MMORPG più amati dal pubblico, ci trovate gente di ogni nazionalità (la nostra inclusa) anche se l’ambiente di gioco è in Inglese. Purtroppo la curva di apprendimento è veramente ripida: l’inizio è traumatico e difficile, e sopravvivere è una sfida drammatica. Prima di poter comprare un’astronave decente ci metterete parecchio! Il prezzo per mantenere l’account è compatibile con gli altri giochi online, fissato ad un massimo di circa 15 euro al mese (anche se il primo è gratuito), con sconti sensibili se comprate l’abbonamento per periodi più lunghi. Per gli “assi”, però, c’è anche la possibilità di sovvenzionarsi giocando, usando la moneta interna dell’universo virtuale.