Che Novell abbia ceduto alle minacce di Microsoft è cosa risaputa, ma che questo non abbia influito sulla qualità di openSUSE lo è decisamente meno. La cattiva pubblicità che certi attivisti dell’open source gli hanno fatto non ha di certo inibito l’impegno degli sviluppatori, che ci hanno fornito una distro rinnovata e ottimamente rifinita, capace di mettere a suo agio i neofiti e di soddisfare i power user.
Un camaleonte!
Tutte le accuse di lentezza rivolte alle precedenti incarnazioni di openSUSE non hanno più alcuna ragione di essere: ha un’aria “atletica” sin dall’installazione, e in effetti non c’è più nulla da invidiare ad Ubuntu sotto a questo fronte. Il setup stesso è davvero ben fatto e è bello e ben fatto come quello di OS X… Ma non è detto che dobbiate utilizzare questa ottima interfaccia. Dovrete già scegliere a monte che “gusto” di openSUSE: KDE (3 o 4), Gnome oppure prendere il DVD completo (se avete spazio e voglia) che vi permetterà di selezionare durante l’installazione. Solo il DVD offre la GUI e il procedimento completo, il meccanismo che riguarda il setup con Gnome è piuttosto automatizzato. Se siete dei “pinguini inesperti”, poi, non vi preoccupate: verrete presi per mano tutte le volte che vorrete (e sulla creazione delle partizioni per installare il sistema, sarà un aiuto davvero gradito!).
YaST
Con questo acronimo si intende Yet another Setup Tool (oppure, come vorrebbero gli sviluppatori, Your awesome Setup Tool), e si tratta dello strumento per la configurazione e l’installazione delle applicazioni. E’ graficamente molto piacevole e soprattutto davvero stupendo da usare. Grazie ad esso la tremenda dispersività di alcune distro di Linux cessa di esistere, e i pannelli di controllo e le la customizzazione saranno un mondo facilissimo da navigare. La versione per Gnome è la più bella, mentre quella per KDE ha qualche problema di ergonomia… Ma come tutto in KDE è decisamente più rapida.
Conclusioni: openSUSE è bello!
La grafica è pulita, fluida. Il sistema è stabile, snello e veloce. E’ facile ma permette all’utente di crescere nella sua comprensione di Linux senza legargli troppo le mani. Se dovessi scegliere per forza una distro su cui vivere, credo che al momento sceglierei proprio questa, nonostante la maggiore base di utenti di Ubuntu.
openSUSE funziona con processori a 32-bit, 64-bit e persino i Power PC che stavano alla base dei vecchi Mac. Se avete schede grafiche NVIDIA oppure ATI, vi verrà data anche la possibilità di installare i driver con una comodissima opzione one-click.
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