Esce la versione 3.0 di Puppy Linux, la distro che vive bene anche in una chiavetta USB

Puppy Linux banner

Ho già parlato di questo sistema operativo in passato, e devo dire che mi affascina molto e ho continuato a seguirlo con grande interesse. Per farvi un rapido riassunto, si tratta di una distro di appena 100 MB, perfettamente in grado di girare da un CD (anche multisessione, su cui si può salvare) o da una chiavetta USB. La buona notizia è che la scorsa settimana è stata distribuita la versione 3.0 e si tratta di un passo avanti significativo per questo utilissimo Linux in miniatura!
Ormai il processo della configurazione è diventato molto facile ed intuitivo, cosa piuttosto naturale, visto che Puppy è rivolto anche e forse soprattutto ai principianti. Dai pareri che ho raccolto in giro, pare che si tratti di una distro particolarmente abile a riconoscere ed utilizzare i vecchi hardware, specie per quel che riguarda quelle schede ethernet e wireless di marche sconosciute che si trovano su certi annosi portatili. Per inciso, anche sistemi vecchissimi funzionano molto bene grazie a Puppy, sempre che vi accontentiate delle funzioni base (email, browser, word processor e così via…).

Puppy screenshot

La Novità
La versione 3.0 è stata sviluppata con un altissimo grado di compatibilità con Slackware 12: si è infatti cercato di consentire agli utenti di installare senza problemi i pacchetti di quella distro. La maggior parte delle librerie di Puppy sono state cambiate con questa finalità in mente, e questo vuol dire che la versione 3.0 è completamente differente sino all’ossatura dalla precedente 2.17.
Puppy gira anche con computer vecchissimi, basta che abbiano l’architettura x86! In ogni caso, anche se è un sistema molto minimal, è possibile renderlo gradevole allo sguardo: date un po’ un’occhiata qui.

I commenti sono chiusi.

Impostazioni privacy