[galleria id=”157″]Sono un grande fan di Fedora Linux, e quindi non posso certo esimermi da segnalare l’uscita della sua 11ma iterazione: questo sistema operativo riesce sempre a stupire per solidità e lungimiranza!
Non si può certo dire che quelli di Red Hat siano dei conservatori, perchè Fedora si è sempre distinta come la più “futuristica” tra le release popolari. Ed incredibilmente, questo approccio in Leonidas (il nome di battaglia di questa “generazione”) ha portato dei risultati estremamente positivi, confermando le promesse della beta.
E’ facile, comodo, comprensibilissimo a chi è abituato a Windows o ad OS X e molto potente. E’ ricco di nuove feature, e di caratteristiche e ritrovati che mandano in brodo di giuggiole i geek di solito amanti delle distro più “estreme”. E’ sicuro ed affidabile, adattissimo a chi con il computer ci deve lavorare. Insomma, è un OS che ha molto da dare a tutti i tipi di cliente!
A questo punto mi sembra il caso di guardare sotto al “cofano” di Fedora 11, tanto per spiegarvi alcune delle convincenti ragioni della sua forza:
- File System Ext4. Non solo è modernissimo, ma funziona bene! :D.
- Plymouth, il sistema di Red Hat per un boot fulmineo. Fedora parte in 20 secondi!
- Driver NVidia open source Nouveau, funzionale per quanto riguarda gli ambiti 2D. Danno molto meno problemi di quelli creati dall’azienda stessa, che nel caso di Linux non sono molto aggiornati.
- KDE 4.2, GNOME 2.226, Xfce 4.6: le versioni stabili più recenti dei tre ambienti grafici più comuni.
- Una serie di pacchetti di applicazioni aggiornate e ricostruite con GCC 4.4.
- Fingerprint: volete usare dei sistemi di riconoscimento delle impronte digitali? Con Fedora ormai è facilissimo, grazie ai suoi nuovi tool.
- Minimal Platform: la possibilità di creare delle piccolissime installazione per i server o per un computer “secondario”.
- OpenChange: per l’accesso nativo a Microsoft Exchange.
- La gestione del risparmio energetico è miglirata parecchio.
Insomma, questa è una lista arida, che non mette in luce la caratteristica fondamentale di Fedora 11: il sistema semplicemente funziona, e lo fa “out of the box” come dicono gli americani. Sin dal primo impatto colpisce per la sua pulizia e raffinatezza, e merita una prova. Per quanto riguarda il futuro del sistema operativo, Fedora 12 è già in cantiere, e le idee in ballo sono tante:
- Empathy sarà il client di Instant Messaging predefinito (credo sia l’unico caso nel mondo delle grandi distro).
- PolicyKit 1.0: nuovo sistema di gestione degli accessi flessibile e potente, in versione riveduta e corretta rispetto al progetto originale.
- Multiseat: un tool per configurare il sistema in modo da permettere a due utenti di usare il computer contemporaneamente, indipendentemente, con il proprio mouse, tastiera e monitor.
…E queste sono solo un assaggio, si tratta di una lista in perenne espansione. Quanto al parere di molti che la comunità di Fedora sia poco socievole, su questo non me la sento di pronunciarmi. Diciamo che lo ritengo un criterio piuttosto soggettivo, ma se vero è un fatto che va tenuto in debita considerazione, purtroppo.