Esami Maturità 2013, seconda prova: latino. Versione di Quintiliano: traduzione

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Esami di maturità 2013: è il giorno della seconda prova, di latino per il liceo classico. Il testo della versione scelta è “Omero maestro di eloquenza” di Quintiliano. Anche in questo caso, si tratta di una prova basata sull’indirizzo di studio, che ha una materia diversa per ogni tipologia di istituto. Dopo le fatiche del tema di italiano, nei licei classici bisogna quindi effettuare la traduzione di un testo di un autore scelto dal Ministero. Quest’anno non si tratta di una versione di greco, come è successo l’anno scorso. Gli studenti dovranno cimentarsi nell’analisi di un testo in latino. Vediamo tutti i dettagli e la traduzione.

Ecco la traduzione della versione di Quintiliano “Omero maestro di eloquenza”, scelta per la seconda prova di latino al liceo classico.

Ma adesso voglio parlare proprio di quei generi letterari che ritengo di massima utilità a coloro che hanno intenzione di diventare oratori. Ragion per cui, come Arato creda che si debba cominciare da Giove, così a noi sembra che la cosa migliore sia cominciare da Omero. Ci ha dato infatti un modello, un punto di partenza per tutte le parti dell’eloquenza, proprio come Omero stesso dice dall’Oceano ha inizio il corso dei fiumi e delle sorgenti. Nessuno potrebbe superare Omero per sublimità negli argomenti di grande importanza e per proprietà in quelli di minore importanza: è ricco e conciso, ma è serio, degno di ammirazione per l’abbondanza per la concisione, supera tutti non solo per le sue capacità poetiche, ma anche per il suo vigore oratorio. Non ci sarà certo nessuno così ignorante da non ammettere che un simile autore aveva nelle sue corde tanto i sentimenti moderati quanto quelli trascinanti. E non è forse vero – andiamo! – che all’inizio di entrambi i poemi, in pochissimi versi, ha, non dico rispettato, ma addirittura creato la legge dei proemi? Egli raggiunge infatti questi risultati: dispone favorevolmente il lettore con l’invocazione alle dee che, come era credenza diffusa, proteggevano i poeti; stimola il suo interesse mettendo gli davanti l’importanza degli argomenti; gli chiarisce la storia facendo una rapida sintesi degli avvenimenti principali. Per non parlare della sua eloquenza, che mostra nelle lodi, nelle esortazioni e nelle consolazioni, o del nono libro che contine l’ambasceria ad Achille, o del primo che descrive il litigio fra i capi, o dei discorsi pronunciati dai consiglieri nel secondo, che mostrano tutte le regole del mestiere da seguire nell’oratoria forense o deliberativa? Chi potrebbe raccontare più sinteticamente di Omero la morte di Patroclo? Chi potrebbe narrare in modo più espressiva di grasso di lui la battaglia tra i Cureti e gli Etoli?

Questo il testo della versione:

Sed nunc genera ipsa lectionum, quae praecipue convenire intendentibus ut oratores fiant existimem, persequor. XLVI. 121 Igitur, ut Aratus ab Iove incipiendum putat, ita nos rite coepturi ab Homero videmur. 122 Hic enim, quem ad modum ex Oceano dicit ipse amnium fontiumque cursus initium capere, omnibus eloquentiae partibus exemplum et ortum dedit. 123 hunc nemo in magnis rebus sublimitate, in parvis proprietate superaverit. 124 Idem laetus ac pressus, iucundus et gravis, tum copia tum brevitate mirabilis, nec poetica modo sed oratoria virtute eminentissimus. 125 XLVII. 126 Nam ut de laudibus exhortationibus consolationibus taceam, nonne vel nonus liber, quo missa ad Achillem legatio continetur, vel in primo inter duces illa contentio vel dictae in secundo sententiae omnis litium atque consiliorum explicant artes? XLVIII. 127 Adfectus quidem vel illos mites vel hos concitatos nemo erit tam indoctus qui non in sua potestate hunc auctorem habuisse fateatur. 128 Age vero, non utriusque operis ingressu in paucissimis versibus legem prohoemiorum non dico servavit, sed constituit? Nam et benivolum auditorem invocatione dearum quas praesidere vatibus creditum est et intentum proposita rerum magnitudine et docilem summa celeriter comprensa facit. 129 XLIX. 130 Narrare vero quis brevius quam qui mortem nuntiat Patrocli, quis significantius potest quam qui curetum Aetolorumque proelium exponit?

Indiscrezioni sulle possibili versioni

Agli esami di maturità 2013 come seconda prova per il liceo classico il latino. Sulle possibili versioni si è già scatenato il web, con diverse ipotesi. Le indiscrezioni riguardano in modo particolare gli autori, dalle cui opere potrebbe essere tratto il brano da tradurre. Si punta più su un autore rispetto ad un altro. I nomi che appaiono con più ricorrenza sono Ovidio, Livio, Tacito e Petronio. Tuttavia c’è chi ha pensato anche a Sallustio e a Tertulliano.

Potrebbe essere presente comunque anche Cicerone, che di solito è immancabile. Tra l’altro non si esclude la possibilità che possa essere proposto un brano di Seneca. Se Tacito e Tertulliano suscitano i timori dei maturandi, nei confronti di Seneca si nutre una maggiore tranquillità.

C’è anche chi ha pensato a Quintiliano, ma non è detto che le ipotesi fatte in rete siano corrispondenti del tutto alla verità. Potrebbe arrivare anche un autore a sorpresa, come è accaduto per i temi di italiano come prima prova degli esami di maturità 2013.

Da questo punto di vista, Claudio Magris proprio non se l’aspettava nessuno, visto che le indiscrezioni in rete avevano puntato molto su classici come Pirandello o Ungaretti.

Come per i problemi e i quesiti di matematica, sul web non mancano i consigli, che invitano gli studenti a superare con tranquillità la seconda prova di latino, facendo affidamento sulle loro capacità.

D’altronde di certo la sera prima della seconda prova non mancheranno quegli studenti che sceglieranno di consultare ciò che internet dice a questo proposito. Sostanzialmente la rete si rivela ancora una volta un punto di riferimento valido per gli studenti alle prese con le varie fasi degli esami di quest’anno.

Per la versione di latino occorre innanzi tutto leggere per bene tutto il brano proposto. E’ questo che ci raccomandano gli esperti in rete. Non è opportuno gettarsi a capofitto nella traduzione delle prime parole o delle prime frasi. E’ importante, invece, leggere prima tutta la versione, per riuscire a comprenderne il senso generale.

In questo modo, di certo, si sarà avvantaggiati, perché il lessico conosciuto può aiutare a dare il giusto significato anche a quelle parole, per le quali si deve ricorrere indubbiamente all’uso del dizionario, scegliendo fra una miriade di sensi proposti.

Non trascurate nemmeno, secondo i consigli dei siti specializzati, di considerare la punteggiatura. Dopo aver abbozzato una prima traduzione, cimentatevi nel limare il tutto, impreziosendo il senso linguistico della vostra traduzione.

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